Il servizio civile compie 50 anni.
L’intervista dell’Agenzia Ansa al presidente del FNSC

Data:
22 Maggio 2023

C’è un ‘fil rouge’ che lega gli obiettori di ieri e i volontari odierni: “è l’impegno per la pace che si costruisce con il benessere sociale e l’inclusione”.

Servire lo Stato con le armi della solidarietà: il servizio civile compie mezzo secolo e con questo spirito ragazzi e ragazze si mettono a disposizione della comunità. Sono 1,2 milioni quelli che dal 1972 hanno dedicato almeno un anno alla promozione della cittadinanza attiva in un servizio alimentato da fondi pubblici che in 50 anni ha cambiato nome, forma e regole ma che ha ancora un forte appeal nei ragazzi tanto che ogni anno tra 100 e 120 mila chiedono di partecipare al bando.

Nato, con la legge 772 del 15 dicembre 1972, la “legge Marcora”, il servizio civile si presenta come sostitutivo del servizio militare, al tempo obbligatorio per i ragazzi: è l’obiezione di coscienza all’arruolamento per motivazioni di pace, per un nuovo modo di servire lo Stato. “Voler essere utili allo stato ma senza accettare le armi, quindi una scelta pacifista, diede l’impulso all’obiezione di coscienza e quindi alla nascita del servizio civile”, dice Enrico Maria Borrelli, presidente del Forum del Servizio Civile, una trentina di enti del settore. Lui stesso è uno dei circa 500 mila obiettori che dal 1972 al 2004 (ultimo anno della leva obbligatoria) optarono per il servizio alla comunità invece che nelle caserme.

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Fonte: www.forumserviziociviile.it

Ultimo aggiornamento

22 Maggio 2023, 18:28