Enti
Chi può presentare i progetti:
I soli enti iscritti all’Albo è consentita la presentazione dei programmi d’intervento di servizio civile universale.
All’Albo si possono iscrivere le amministrazioni pubbliche e gli enti privati per accreditarsi come enti di servizio civile. L’Albo è stato istituito dall’art. 11, comma 1, del decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è tenuto dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, che provvede alle iscrizioni e ai relativi aggiornamenti.
Quali sono i settori per i quali ci si può iscrivere?
- Assistenza;
- protezione civile;
- patrimonio ambientale e riqualificazione urbana;
- educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale, dello sport;
- patrimonio storico, artistico e culturale;
- agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità;
- promozione della pace tra i popoli, della non violenza e della difesa non armata,
- promozione e tutela dei diritti umani,
- cooperazione allo sviluppo, promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità italiane all’estero.
Quali sono i requisiti richiesti per l’iscrizione all’Albo?
Ai fini dell’iscrizione, gli enti e le organizzazioni private sono tenuti a dimostrare i requisiti richiesti dall’art. 3 della L 64/2001 e dall’art. 11, commi 2, 3 e 4, del DLgs 40/2017:
- assenza scopo di lucro
- capacità organizzativa e possibilità d’impiego in rapporto al servizio civile universale
- corrispondenza tra i propri fini istituzionali e le finalità di cui all’art.1 della L 64/2001 e dell’art. 2 del DLgs 40/2017
- svolgimento di una attività continuativa da almeno tre anni nei settori di intervento scelti in fase di iscrizione all’Albo, fra quelli elencati all’art. 3 del DLgs 40/2017.
Ulteriori condizioni per l’iscrizione sono rappresentate:
- dall’ubicazione della sede legale dell’ente titolare dell’iscrizione nell’ambito del territorio dello Stato italiano;
- dalla sottoscrizione, da parte del responsabile legale dell’ente richiedente, della “Carta di impegno etico del servizio civile universale”;
- dalla dichiarazione sostitutiva di certificazione, resa ai sensi del DPR 28 dicembre 2000, n.445, in materia di antimafia (solo con riferimento agli enti privati no profit).
L’assenza o il venir meno di uno solo dei predetti requisiti determina la non iscrizione o la cancellazione all’Albo
L’ente può iscriversi:
- singolarmente;
- in forma associata, quale ente capofila di altri soggetti (enti di accoglienza) che devono essere anch’essi in possesso di tutti i requisiti richiesti.
I rapporti che possono instaurarsi tra l’ente capofila e gli enti di accoglienza sono i seguenti:
- rapporti associativi, consortili, federativi o canonico-pastorali;
- stipula di un contratto di impegno e responsabilità in materia di servizio civile universale, secondo il modello allegato alla circolare 9 maggio 2018 (all.14)
Quali sono le figure professionali responsabili di funzioni ed attività che gli Enti richiedenti l’iscrizione all’albo devono garantire?
- Coordinatore responsabile del servizio civile universale;
- responsabile della formazione e valorizzazione delle competenze;
- responsabile della gestione degli operatori volontari;
- responsabile dell’informatica;
- responsabile della sicurezza, si sensi del d.lgs. n.81 del 2008 e successive modificazioni ed integrazioni;
- responsabile delle attività di controllo, verifica e valutazione del servizio civile universale.
I requisiti richiesti per le predette figure sono dimostrabili mediante autocertificazione, resa ai sensi degli artt.46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, debitamente firmata ed accompagnata dalla fotocopia di un documento di identità in corso di validità.
Scrivici per ulteriori informazioni